Aprire un conto aziendale negli Stati Uniti d non residente
Scopri tutto ciò che devi sapere sull’apertura di un conto aziendale negli Stati Uniti dall’Italia.
Quando si tratta di fatturare all’estero, molte aziende e professionisti hanno dubbi su come procedere. In realtà non è così complicato come sembra. Rispetto ai clienti esteri non vi è l’obbligo di emettere una fattura elettronica, ma può essere vantaggioso farlo seguendo le indicazioni che stiamo per fornirti. Un’altra scelta vantaggiosa se operi con l’estero è utilizzare Wise per Business, che ti permette di azzerare i costi del cambio valuta.
In questo articolo, tratteremo i seguenti argomenti:
L’obbligo di fatturazione elettronica introdotto dalla legge di bilancio 2018 non vale per l’estero. In teoria si possono ancora emettere le fatture cartacee per la prestazione di servizi e la cessione di beni a soggetti non residenti in Italia. Tuttavia una scelta simile impone l’adempimento mensile del c.d. “esterometro”, cioé la comunicazione delle fatture transfrontaliere all’Agenzia delle Entrate.
Pertanto:
Ovviamente la scelta migliore andrà individuata con l’aiuto del tuo commercialista.
Dopo questa sintesi, vediamo i dettagli.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito tramite la FAQ n. 63 del 19 luglio 2019 che:
In altri termini è possibile emettere fatture elettroniche ai clienti italiani e fatture cartacee ai clienti esteri. Naturalmente occorrerà seguire un’unica numerazione e rispettare la data progressiva per tutte le fatture italiane ed estere.
Già dal 2015 il Ministero dell’Economia ha messo a disposizione dei contribuenti il Sistema di Interscambio per la trasmissione delle fatture all’Agenzia delle Entrate allo scopo di incentivare la fatturazione elettronica. Dal 2019 l’utilizzo di questo sistema è diventato obbligatorio per le cessioni di beni e prestazioni verso soggetti residenti in Italia. Oggi le aziende italiane devono dotarsi di un codice fattura elettronica per ricevere e trasmettere le fatture in via telematica.
Sono esonerate dall’obbligo di fatturazione elettronica alcune categorie, tra cui:
Le stesse categorie sono dispensate dall’adempimento dell’esterometro. A seguito di dubbi interpretativi, questo punto è stato chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 14/E del 17 giugno 2019.²
In fatto di emissione fattura a cliente estero ad oggi esistono due possibilità:
Invece, chi rientra nelle categorie esonerate dall’obbligo di fatturazione elettronica potrà scegliere tra:
Chi già adotta la fatturazione elettronica per i clienti italiani potrà seguire facilmente lo stesso metodo per le fatture estere. Di seguito le indicazioni per compilare la fattura elettronica estera.
Ora scendiamo in un campo più tecnico e vediamo come compilare la fattura per un cliente estero. Anche questa procedura è stata descritta dall’Agenzia delle Entrate nella FAQ n. 63/2019 sopra citata.
La fattura elettronica estero deve riportare i valori indicati nella seguente tabella:
Campo | Valore |
---|---|
Codice destinatario | Come codice destinatario estero inserire la sequenza di 7 caratteri “XXXXXXX” |
“IdPaese” (sez. “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”) | Inserire il Codice Paese estero (diverso da IT ed espresso secondo lo standard ISO 3166- 1 alpha-2 code) |
“IdCodice” (sez. “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”) | Valore alfanumerico identificativo della controparte (fino a un massimo di 28 caratteri alfanumerici, su cui il SdI non effettua controlli di validità) |
“CodiceFiscale” (sez. “IdFiscaleIVA”, blocco “Cessionario/Committente”) | Stesso valore riportato nel campo “IdCodice” (il campo va compilato solo se il soggetto è un consumatore finale ed è l’equivalente del nostro codice fiscale) |
Indirizzo | Selezionare la nazione di appartenenza (non sarà necessario compilare la provincia) |
CAP | Il CAP va compilato con il valore generico “00000” e si può utilizzare l’indirizzo per indicare il CAP estero |
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Fonti:
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