Bonifico parlante: Cos'è e come funziona

Fabio Beccari

Il bonifico parlante è quel particolare tipo di bonifico che consente di accedere alle agevolazioni fiscali. Si tratta dell’unica modalità di pagamento ammessa per beneficiare di superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni edilizie, bonus mobili e sismabonus. Il motivo per cui si definisce “parlante” è che contiene tutte le informazioni necessarie all’Agenzia delle Entrate per applicare la detrazione IRPEF. Tra poco indicheremo esattamente cos’è e come funziona il bonifico parlante, e anche come risparmiare nel caso di beneficiari con dati fiscali esteri utilizzando Wise.

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In questa guida vedremo:

Bonifico parlante: Cos’è

Il bonifico parlante è l’unica forma di pagamento che ti consente di usufruire delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione, riqualificazione energetica o riduzione del rischio sismico realizzati nella tua abitazione.

In altri termini se desideri beneficiare del bonus ristrutturazione o dell’ecobonus, non potrai effettuare pagamenti in contanti, né con assegno o carta di credito al tuo fornitore o installatore.

Dovrai necessariamente effettuare un bonifico con detrazione fiscale, detto appunto “bonifico parlante”, perché contiene in causale gli specifici elementi indicati dall’Agenzia delle Entrate.

Questa forma di pagamento è disponibile negli uffici di Poste Italiane o presso la tua banca — in filiale, e generalmente anche tramite home banking.

Differenza tra bonifico parlante e bonifico ordinario

Il bonifico parlante contiene più dettagli rispetto a un bonifico ordinario.

Oltre ai dati presenti in un bonifico standard (cioè causale del pagamento, dati e IBAN del beneficiario) indica anche:

  • Tipo di bonus e riferimento normativo applicabile
  • Numero e data della fattura
  • Dati fiscali del fornitore e del beneficiario della detrazione

Ecco una tabella di confronto con i requisiti dei due tipi di bonifico:

Requisiti Bonifico ordinario Bonifico parlante
Nome, cognome e indirizzo del beneficiario del bonifico
IBAN del beneficiario
C.F./P.IVA del beneficiario No
C.F. del fruitore dell’agevolazione No
Causale del versamento
Bonus e norma di riferimento No
N° e data fattura No

Esempi

Vediamo in concreto cosa indicare nella causale del bonifico parlante per ottenere un’agevolazione fiscale.

Ecobonus

Ecco un esempio di come compilare la causale del bonifico per usufruire dell’ecobonus per lavori di riqualificazione energetica:

“Riqualificazione energetica art. 1 co. 344-347 L. 296/2006; Fatt. 20 del 01/06/2021 a fav. Giovanni Bianchi 03357643000; Fruitore: Simone Rossi SMNRSS83E26H501G”

La normativa citata è la legge finanziaria 2007, che dà diritto alla detrazione per l’ecobonus (all. 1).

A seguire, nella causale sono indicati:

  • Numero e data della fattura
  • Nome e cognome del fornitore con P.IVA/C.F.
  • Nome e cognome del beneficiario della detrazione con C.F.

Ristrutturazioni

Nel caso di una ristrutturazione edilizia, ecco un esempio degli elementi da indicare nella causale del bonifico per ottenere il bonus:

“Lavori edilizi art 16 bis TUIR 917/1986; Fatt. 20 del 01/06/2021 a fav. Giovanni Bianchi 03357643000; Fruitore: Simone Rossi SMNRSS83E26H501G”

La normativa citata è il Testo unico delle imposte sui redditi, che dà diritto alla detrazione per lavori edilizi (all. 2).

Anche qui, a seguire sono indicati:

  • Numero e data della fattura
  • Nome e cognome del fornitore con P.IVA/C.F.
  • Nome e cognome del fruitore dell’agevolazione con C.F.

Bonus mobili

Infine, ecco un esempio della causale di un bonifico per usufruire del bonus mobili:

“Acquisto art 16, co. 2, D.L. 63/2013; Fatt. 20 del 01/06/2021 a fav. Giovanni Bianchi 03357643000; Fruitore: Simone Rossi SMNRSS83E26H501G”

La normativa citata è il Decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013, che dà diritto al bonus mobili ed elettrodomestici per l'arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione (all. 3).

Come negli esempi precedenti, nella causale sono indicati anche:

  • Numero e data della fattura
  • Nome e cognome del fornitore con P.IVA/C.F.
  • Nome e cognome del fruitore dell’agevolazione con C.F.
⚠️ Lo spazio per inserire la causale di un bonifico è generalmente piuttosto breve. Perciò dovrai sintetizzare il testo attenendoti al numero di caratteri concesso. Naturalmente il dettaglio dei lavori o dei beni acquistati dovrà essere riportato in fattura.

Come compilare un bonifico parlante

Vediamo i passaggi per compilare un bonifico parlante, se scegli di procedere online:

  • Tra le operazioni effettuabili tramite home banking scegli “Bonifico agevolazioni fiscali”. Se non è disponibile il bonifico con detrazione fiscale, scegli il bonifico ordinario avendo però cura di inserire in causale tutti gli elementi necessari.
  • Inserisci l’importo dovuto (quello presente in fattura, comprensivo di IVA).
  • Inserisci i dati del beneficiario, incluso il codice IBAN.
  • Seleziona la tipologia di bonus applicabile dall’apposito menu a tendina.
  • Specifica la causale indicando riferimento normativo, numero e data fattura, denominazione e partita IVA o il codice fiscale del beneficiario, nome, cognome e codice fiscale del fruitore o dei fruitori dell’agevolazione (come negli esempi riportati in precedenza).

Cosa fare in caso di errori?

Talvolta purtroppo ci si rende conto di avere diritto a un’agevolazione fiscale solo dopo il pagamento.

Ecco come rimediare agli eventuali errori:

  • Puoi farti rimborsare dal beneficiario e procedere nuovamente al pagamento — questa volta con le modalità corrette e con bonifico parlante.
  • In alternativa, come previsto dalla circolare N. 43/E/2016 dell'Agenzia delle Entrate, puoi farti rilasciare dal beneficiario una dichiarazione sostitutiva di atto notorio. L’impresa fornitrice dovrà dichiarare di aver ricevuto da te le somme e di averle incluse nella contabilità ai fini della concorrenza alla determinazione del suo reddito. Ricorda di consegnare questa dichiarazione al tuo commercialista.

Comunque, se hai scordato semplicemente di indicare in causale il numero della fattura o hai citato la norma di riferimento sbagliata, avrai diritto alla detrazione senza bisogno di ricorrere a questi passaggi. Per eventuali dubbi ti consigliamo di consultare il tuo commercialista.

Cosa fare se il pagamento è urgente?

Per un bonifico urgente, alcune banche offrono la possibilità di effettuare un bonifico istantaneo. Altrimenti, nell’attesa che il tuo versamento venga accreditato puoi inviare al beneficiario la contabile del bonifico, cioè la ricevuta rilasciata dalla banca con il TRN o il CRO.

E se il beneficiario del bonifico ha dati fiscali esteri?

In questo caso hai la possibilità di risparmiare sul bonifico estero utilizzando Wise.

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Ora sai come pagare con un bonifico parlante per ottenere le agevolazioni fiscali. E sai anche come risparmiare sui bonifici esteri. Per le tue prossime esigenze di pagamento all’estero ti consigliamo di attivare subito Wise.


Dati aggiornati al 1° giugno 2021

Fonti:

  1. Legge del 27 dicembre 2006 n. 296, art. 1, co. 344-347
  2. TUIR 917 del 22 dicembre 1986, art 16 bis
  3. Decreto-legge del 4 giugno 2013 n. 63, art. 16

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