P2P cos'è e come funzionano i pagamenti istantanei
Come funziona un pagamento p2p? Una guida per capire cosa sono, come effettuarli e quali app lo permettono.
Viviamo in un mondo sempre più digitale, ma i "cari e vecchi" assegni non hanno mai smesso di esistere, e ancora oggi rappresentano valide soluzioni di pagamento.
È importante sapere come compilare un assegno perché ce ne sono diverse tipologie, e ognuna ha delle caratteristiche ben precise.
Un assegno può essere bancario, postale e circolare, oppure trasferibile e non trasferibile.
In generale, anche se non lo hai mai usato, probabilmente possiedi già un libretto degli assegni.
Così come la carta di debito o “bancomat”, il blocchetto degli assegni viene solitamente consegnato ai nuovi clienti quando aprono un conto.
Non ci resta, dunque, che entrare nei dettagli della questione con tutte le informazioni che ti servono su come compilare un assegno.
Gli assegni hanno la classica forma rettangolare e riportano delle voci con accanto spazi vuoti da compilare. Benché non sia complicatissimo, è importante sapere come compilare qualsiasi tipo di assegno per garantire un’emissione corretta ed evitare di incorrere in eventuali sanzioni.
Scopriamo insieme come si fa!
Ecco, dunque, tutti le voci che devi compilare per emettere un assegno bancario:
È utile inserire il cancelletto # all’inizio e alla fine dell’importo in cifre e in lettere per evitare qualsiasi modifica alla somma. Questo simbolo ha infatti lo scopo di “bloccare” l’importo riportato nell’assegno. Non è obbligatorio inserirlo ma è consigliato.
Riprendendo il nostro esempio precedente, se inseriamo il cancelletto la somma diventa #2000,00# per l’importo numerico, e #duemila/00# per quello in lettere.
Ci sono ancora tantissime persone che usano gli assegni per truffare o per evitare dei pagamenti. Stiamo parlando dei cosiddetti assegni “a vuoto” o scoperti.
D’altro canto, non è nemmeno sempre questione di truffa o d’insolvenza. Se inserisci dati non corretti mentre compili, puoi correre il rischio di emettere un assegno scoperto anche senza volerlo, e il beneficiario non avrà la possibilità di riscuotere la somma in questione.
Se emetti un assegno scoperto ricevi delle sanzioni e rischi il protesto. Inoltre, vieni iscritto alla Centrale d'Allarme Interbancaria (CAI) che sospende temporaneamente la possibilità di usare carte di credito e di emettere altri assegni.
Il blocchetto che ricevi quando apri un nuovo conto contiene solo assegni non trasferibili. Un assegno è non trasferibile quando può essere riscosso solo dal beneficiario indicato nell’apposito campo. Per riscuotere l’importo, il beneficiario deve firmare il retro dell’assegno non trasferibile.
⚠️ IMPORTANTE: La non trasferibilità degli assegni è obbligatoria solo per importi superiori ai 1.000 euro, mentre non lo è per somme inferiori. |
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Se invece è trasferibile può essere riscosso da terzi, e sul retro dell’assegno trovi la scritta “Girata”.
Per emettere assegni trasferibili dovrai fare una richiesta alla tua banca per ottenere un apposito libretto. Ogni assegno trasferibile ha un costo di 1,50 euro in marca da bollo, ed è possibile inserire un importo di massimo 999 euro.
L’assegno non trasferibile sbarrato o barrato viene solitamente emesso quando il beneficiario non è in possesso di un proprio conto corrente. In questo caso, le due barre presenti nella parte anteriore dell’assegno determinano l’obbligo di riscuotere l’assegno in un altro istituto bancario o a un proprio cliente.
Proseguiamo la nostra guida con le caratteristiche degli assegni circolari, e in che modo si distinguono da quelli bancari.
L’assegno bancario viene firmato dalla tua banca che trattiene la somma indicata. L’assegno circolare viene invece firmato ed emesso dal titolare del conto corrente.
Gli assegni circolari vengono emessi solo se la banca ha la certezza che ci sono fondi a sufficienza per coprire l’importo dell’assegno. Per questa ragione, a differenza degli assegni bancari, gli assegni circolari non possono MAI essere scoperti.
È la banca che si occupa di compilare i campi obbligatori dell’assegno circolare, quindi non devi preoccuparti. Eccoli riportati qui sotto:
Per emettere un assegno postale devi possedere un conto corrente in posta. Se sei un correntista della posta, devi solo richiedere un libretto degli assegni, se non ti è stato consegnato all’apertura del conto, e il gioco è fatto!
Gli assegni postali e quelli bancari hanno gli stessi sei campi da compilare, e se non ricordi quali sono dai un’occhiata all’inizio del nostro articolo.
Un’altra questione riguarda la validità dell’assegno, perché questa forma di pagamento ha una scadenza fissa.
La scadenza di un assegno bancario è impostata a 8 giorni se la banca del creditore è la stessa della località in cui è stato emesso l’assegno, o 15 giorni se è in un luogo diverso.
Cosa succede, però, se non riesci a riscuotere l’assegno bancario entro questi termini?
Non temere! Se ti trovi da qualche parte in Europa, hai a disposizione fino a 20 giorni dalla data di emissione per incassare il tuo assegno, oppure fino a 60 giorni se sei a spasso in un altro continente.
La validità di un assegno circolare è invece più estesa rispetto a quello bancario, e la sua scadenza è impostata a tre anni dalla data di emissione. Trascorsi i tre anni e fino a dieci anni dopo la data di emissione, l’assegno circolare può essere riscosso solo dalla persona che lo ha emesso, e non più dal creditore.
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